Pizza rustica con zucchine, menta, ricotta e mozzarella di
bufala
Alla vigilia
delle elezioni in Gran Bretagna è sempre più evidente che la Scozia sta
acquisendo un preminente ruolo all’interno del Regno Unito e dell’Unione
europea. La leader dello SNP-Scottish National Party, Partito nazionale scozzese, Nicola Sturgeon, ha dato grande prova di saper
fronteggiare la premier Theresa May. Con determinazione e costanza, con
chiarezza e semplicità ha smontato pezzo a pezzo un piano che non c’è e non c’è
mai stato per l’uscita dall’UE verso una nuova forma di alleanze e di
cooperazione tra Stati. Ha saputo denudare la retorica di una politica fondata
sulla mancanza di idee, fondamentalmente retrograda e che nega il progresso di
diritti umani e internazionalismo, e ammantata di ideali ormai non più attuali.
Inizialmente chi aveva pensato che Brexit potesse costituire anche una opportunità per una ridefinizione di equilibri, per dare un segnale forte a Bruxelles affinché l’UE ritrovasse il proprio spirito originario, le idee di chi la immaginò e contribuì a fondarla, si è dovuto accorgere che la persona che avrebbe dovuto guidare questo cambiamento manca assolutamente di visione politica e dunque di capacità di prevedere, immaginare e creare le condizioni per nuove opportunità.
Storia ben diversa quella della Scozia, una nazione che ha sofferto grandemente l’austerity e la povertà, riuscendo ad abbassare il livello di disoccupazione anche grazie alla fiducia profonda nella popolazione che si concretizza nella possibilità di educazione e di formazione continua, di collaborazione fattiva e fattuale con altri Stati, con la fiducia nelle libertà progressive all’interno di un quadro di rispetto della cittadinanza che include tutte le classi sociali.
Inizialmente chi aveva pensato che Brexit potesse costituire anche una opportunità per una ridefinizione di equilibri, per dare un segnale forte a Bruxelles affinché l’UE ritrovasse il proprio spirito originario, le idee di chi la immaginò e contribuì a fondarla, si è dovuto accorgere che la persona che avrebbe dovuto guidare questo cambiamento manca assolutamente di visione politica e dunque di capacità di prevedere, immaginare e creare le condizioni per nuove opportunità.
Storia ben diversa quella della Scozia, una nazione che ha sofferto grandemente l’austerity e la povertà, riuscendo ad abbassare il livello di disoccupazione anche grazie alla fiducia profonda nella popolazione che si concretizza nella possibilità di educazione e di formazione continua, di collaborazione fattiva e fattuale con altri Stati, con la fiducia nelle libertà progressive all’interno di un quadro di rispetto della cittadinanza che include tutte le classi sociali.
Questa ricetta è
ispirata all’importanza in politica e non soltanto della capacità di
comprendere il presente e immaginare il futuro.
Olio
extravergine di oliva
Sale integrale
siciliano
Pasta sfoglia
Giovanni Rana
Menta fresca
Zucchine
romanesche dell’orto freschissime
Ricotta di
bufala La bottega del casaro
Mozzarella di
bufala La bottega del casaro
Lavare bene e
tagliare le zucchine, scaldare l’olio in padella, versarvi le zucchine e alcune
foglie di menta fresca, salare, far cuocere piuttosto al dente a fuoco vivace
ma non troppo, far intiepidire. Condire la ricotta con sale, olio e menta,
quindi aggiungervi le zucchine tiepide e la mozzarella di bufala sbriciolata
grossolanamente, girare bene e far insaporire. Stendere la sfoglia, farcirla
con il composto, ripiegare gli orli, infornare in forno già caldo a 180°C o
200°C.
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