lunedì 3 luglio 2017

Zuppa di luglio

Zuppa di luglio

Questo luglio è particolarmente caldo, c’è chi dice il più rovente degli ultimi centocinquant’anni e talvolta cucinare può non essere così gradevole. Immaginare di ingurgitare una zuppa poi potrebbe scatenare reazioni di immediata repulsione eppure la cucina mediterranea e italiana in particolare può sorprendere con una meravigliosa diversità di zuppe e minestre fredde gustose, nutrienti, leggere e ricche di ortaggi di stagione con quegli elementi nutrizionali tanto necessari ad affrontare le alte temperature estive.
La natura, si potrebbe pensare, è perfetta e quando il corpo ha necessità di taluni nutrienti ecco che orti e frutteti ne producono in quantità. Rispettare l’ambiente e creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile è, più che una necessità per il presente e per il futuro, un atto di gentilezza e amore nei propri confronti. Mazzini parlava di doveri di cittadinanza prima ancora di diritti di cittadinanza che consistono fondamentalmente nel costruire le condizioni atte a far sviluppare e crescere una civiltà e una società in cui taluni principi siano prassi quotidiana. L’educazione permanente, asseriva, è uno tra questi doveri, a ben vedere è tra le condizioni necessarie per una società libera, aperta, solidale e rispondente a quell’idea di interconnessione globale che porta inevitabilmente al progresso dell’umanità nel suo complesso. Certo immaginare il progresso senza immaginare il futuro o senza creare le condizioni affinché il futuro possa esistere è un po’ contraddittorio, pertanto è necessario agire nel presente, formare con le proprie azioni di oggi le potenzialità sviluppabili dalle prossime generazioni. I giovani, gli adulti e finanche i bambini che attualmente vivono e agiscono sul Pianeta hanno già nelle loro mani le potenzialità di creare le condizioni per la progressione che le prossime generazioni svilupperanno e formeranno per quelle successive, a prescindere dalla effettiva coscienza delle proprie azioni hic et nunc. Le azioni individuali possono costruire rivoluzioni tecnologiche e sociali, possono stimolare invenzioni e idee, aiutare ad immaginare nuove potenziali vie di conoscenza.
Rispettare la natura e sé stessi con semplici piccoli gesti tra cui preferire ortaggi di stagione magari acquistati direttamente dai coltivatori o da piccoli rivenditori di fiducia, coltivare un orticello sono già atti socialmente rilevanti che potrebbero, eventualmente essere alla base di una delle più importanti rivoluzioni del secolo: l’inversione di tendenza che porti le azioni di governi e organizzazioni sovranazionali da una tendenza verso l’inquinamento e la disparità tra denutrizione e malnutrizione all’implementazione di politiche atte a conservare, preservare, tutelare e ripristinare le condizioni necessarie ad avere un Pianeta blu in cui l’aria, acqua, terra siano puliti.
Questa ricetta è ispirata ai piccoli gesti da cui possono nascere grandi rivoluzioni pacifiche.  

Ceci freschi
Aglio fresco
Rosmarino fresco
Sedano fresco
Pomodori dell’orto o acquistati dall’ortolano di fiducia
Sale integrale siciliano
Olio extravergine di oliva
Basilico
Acqua
Farina di farro


Lessare i ceci in abbondante acqua salata con un paio di rametti di rosmarino, scolarli con la schiumarola o con il colino per gli gnocchi lasciando da parte l’acqua di cottura. In una pentola col fondo alto far imbiondire lievemente l’aglio ‘in camicia’, quindi lasciando la pellicola violacea e schiacciando lievemente lo spicchio con il palmo della mano, con il sedano ben lavato e tritato finemente. Versarvi i pomodori ben lavati e tagliati a dadini non troppo piccoli così che rimangano ben sodi, appena fanno un po’ di sughetto aggiungere i ceci, continuare a cuocere a fuoco basso e coperto per qualche minuto. A parte preparare gli gnocchetti impastando acqua e farina di farro, creando budellini di mezzo centimetro di diametro circa e tagliando gli gnocchetti a circa mezzo centimetro, lessarli nell’acqua di cottura dei ceci, scolarli piuttosto al dente con la schiumarola o con il colino per gli gnocchi, lasciando da parte l’acqua di cottura, versarli nella pentola con i ceci e i pomodori, se necessario aggiungere qualche mestolo di acqua di cottura. Aggiungere il basilico ben lavato e spezzettato, far cuocere un minuto ancora e poi spegnere. Servire caldo oppure lasciar raffreddare e servire con l’aggiunta di un filo di olio a crudo.  

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