Zuppa di luglio
Questo luglio è
particolarmente caldo, c’è chi dice il più rovente degli ultimi
centocinquant’anni e talvolta cucinare può non essere così gradevole.
Immaginare di ingurgitare una zuppa poi potrebbe scatenare reazioni di
immediata repulsione eppure la cucina mediterranea e italiana in particolare
può sorprendere con una meravigliosa diversità di zuppe e minestre fredde
gustose, nutrienti, leggere e ricche di ortaggi di stagione con quegli elementi
nutrizionali tanto necessari ad affrontare le alte temperature estive.
La natura, si
potrebbe pensare, è perfetta e quando il corpo ha necessità di taluni nutrienti
ecco che orti e frutteti ne producono in quantità. Rispettare l’ambiente e
creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile è, più che una necessità per
il presente e per il futuro, un atto di gentilezza e amore nei propri confronti.
Mazzini parlava di doveri di cittadinanza prima ancora di diritti di
cittadinanza che consistono fondamentalmente nel costruire le condizioni atte a
far sviluppare e crescere una civiltà e una società in cui taluni principi
siano prassi quotidiana. L’educazione permanente, asseriva, è uno tra questi
doveri, a ben vedere è tra le condizioni necessarie per una società libera,
aperta, solidale e rispondente a quell’idea di interconnessione globale che
porta inevitabilmente al progresso dell’umanità nel suo complesso. Certo
immaginare il progresso senza immaginare il futuro o senza creare le condizioni
affinché il futuro possa esistere è un po’ contraddittorio, pertanto è
necessario agire nel presente, formare con le proprie azioni di oggi le potenzialità
sviluppabili dalle prossime generazioni. I giovani, gli adulti e finanche i
bambini che attualmente vivono e agiscono sul Pianeta hanno già nelle loro mani
le potenzialità di creare le condizioni per la progressione che le prossime
generazioni svilupperanno e formeranno per quelle successive, a prescindere
dalla effettiva coscienza delle proprie azioni hic et nunc. Le azioni
individuali possono costruire rivoluzioni tecnologiche e sociali, possono stimolare
invenzioni e idee, aiutare ad immaginare nuove potenziali vie di conoscenza.
Rispettare la
natura e sé stessi con semplici piccoli gesti tra cui preferire ortaggi di
stagione magari acquistati direttamente dai coltivatori o da piccoli
rivenditori di fiducia, coltivare un orticello sono già atti socialmente
rilevanti che potrebbero, eventualmente essere alla base di una delle più
importanti rivoluzioni del secolo: l’inversione di tendenza che porti le azioni
di governi e organizzazioni sovranazionali da una tendenza verso l’inquinamento
e la disparità tra denutrizione e malnutrizione all’implementazione di
politiche atte a conservare, preservare, tutelare e ripristinare le condizioni
necessarie ad avere un Pianeta blu in cui l’aria, acqua, terra siano puliti.
Questa ricetta è
ispirata ai piccoli gesti da cui possono nascere grandi rivoluzioni pacifiche.
Ceci freschi
Aglio fresco
Rosmarino fresco
Sedano fresco
Pomodori
dell’orto o acquistati dall’ortolano di fiducia
Sale integrale
siciliano
Olio
extravergine di oliva
Basilico
Acqua
Farina di farro
Lessare i ceci
in abbondante acqua salata con un paio di rametti di rosmarino, scolarli con la
schiumarola o con il colino per gli gnocchi lasciando da parte l’acqua di
cottura. In una pentola col fondo alto far imbiondire lievemente l’aglio ‘in
camicia’, quindi lasciando la pellicola violacea e schiacciando lievemente lo
spicchio con il palmo della mano, con il sedano ben lavato e tritato finemente.
Versarvi i pomodori ben lavati e tagliati a dadini non troppo piccoli così che
rimangano ben sodi, appena fanno un po’ di sughetto aggiungere i ceci,
continuare a cuocere a fuoco basso e coperto per qualche minuto. A parte
preparare gli gnocchetti impastando acqua e farina di farro, creando budellini
di mezzo centimetro di diametro circa e tagliando gli gnocchetti a circa mezzo
centimetro, lessarli nell’acqua di cottura dei ceci, scolarli piuttosto al
dente con la schiumarola o con il colino per gli gnocchi, lasciando da parte
l’acqua di cottura, versarli nella pentola con i ceci e i pomodori, se
necessario aggiungere qualche mestolo di acqua di cottura. Aggiungere il
basilico ben lavato e spezzettato, far cuocere un minuto ancora e poi spegnere.
Servire caldo oppure lasciar raffreddare e servire con l’aggiunta di un filo di
olio a crudo.
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