Insalatona con mele, farro e pecorino sabino
L’evitabilissima
polemica sulla gestione del denaro donato in buona fede dalla popolazione
italiana, e non solo, a favore delle aree colpite dal sisma del 2016 è
scoppiata per l’ennesima volta mettendo in luce una leggerezza, se non
malafede, amministrativa non più tollerabile in un Paese europeo con un
notevole peso diplomatico a livello internazionale e con un territorio che
definire splendido è riduttivo. La polemica, più che sacrosanta, avrebbe dovuto
essere evitata perché la gestione di tali fondi avrebbe dovuto essere
trasparente e fondata sul principio della solidarietà sociale. Lo Stato avrebbe
dovuto fornire la garanzia più affidabile sulle transazioni e sulla effettiva
destinazione d’uso delle donazioni. Amministratori senza scrupoli, senza
coscienza e senza dignità morale hanno per l’ennesima volta tradito la fiducia
di milioni di cittadini mentre politicanti da bettola hanno discusso di
vitalizi e di altre questioni che tanto fanno pensare alle brioche di Maria
Antonietta quando il popolo affamato chiedeva il pane. Eppure sarebbe semplicissimo
far funzionare un sistema tutto sommato non strutturato troppo male ed evitare,
dunque, polemiche che in un Paese civile non dovrebbero proprio avere base di
discussione perché gli amministratori dovrebbero evitare di agire in modo
scellerato, irresponsabile e potenzialmente delinquenziale.
Questa ricetta è
ispirata alla semplicità dell’onestà.
Pecorino
Ecofattorie sabine stagionato 2 mesi
Mele
Farro di Norcia
Olio
extravergine di oliva
Sale integrale
siciliano
Acqua
Mettere a bagno
il farro per qualche ora, scolarlo, sciacquarlo, metterlo in pentola, coprire
con almeno il doppio se non il triplo di acqua rispetto al volume del cereale,
cuocere a fuoco medio, scolare. Far intiepidire, condire con sale e olio in una
terrina, aggiungere le mele sbucciate e tagliate a dadini, e il formaggio
tagliato a dadini.
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