Focaccia con pomodori
Quando si parla
di rispetto delle persone in un Paese libertario o comunque in una democrazia si
presuppone che i diritti fondamentali vengano rispettati in primis dallo Stato.
La sistematica distruzione della scuola pubblica, statale, in questi anni è una
cartina al tornasole, un segnale chiaro ed evidente della volontà politica, più
o meno espressa esplicitamente, di negare quel rispetto necessario alla
democrazia. Uno tra i più evidenti segnali di tale mancanza di rispetto è l’insistenza
sulla presenza di inseganti di religione cattolica sin dalle prime classi della
scuola pubblica in una situazione in cui la presenza di persone non cattoliche
è sempre più ampia e, soprattutto, in una Repubblica che esiste e ha per capitale
Roma perché un ebreo sparò per primo, andando ad aggirare la scomunica di Pio
IX, contro le mura aureliane. L’educazione religiosa, o non religiosa, è appannaggio
della sfera spirituale, delle famiglie, delle persone che possono scegliere
individualmente e debbono essere rispettate a prescindere dalle loro
convinzioni spirituali. La distruzione della laicità della scuola pubblica vuole
minare dalle fondamenta il principio di eguaglianza sancito dalla Costituzione
e faticosissimamente conquistato durante i secoli.
Questa ricetta è
ispirata alla necessità della libertà.
Farina tipo 2
Acqua
Lievito di birra
Olio
extravergine di oliva
Sale iodato
Origano
Pomodori
Impastare la
farina con il lievito, l’acqua, i pomodori lavati, tagliati e conditi con sale
e olio. Far lievitare, stendere una focaccia di circa 3 cm di spessore,
esercitare una lieve pressione con le dita per creare degli avvallamenti
nell’impasto simili a buchi, distribuire in modo aleatorio un filo d’olio.
Infornare in forno ben caldo a circa 210°C o 230°C per il tempo necessario.
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