Zuppa rossa di cipolle rosse di Tropea e ramate di Milano con
peperone dolce di Altino
Mangiare pane e
cipolla è un modo spregiativo per indicare povertà economica e le tante varianti
della zuppa di tale ortaggio, peraltro una panacea per la salute soprattutto
nella stagione fredda, sono effettivamente il distillato di una cucina in cui è
stato necessario ingegnarsi, trovare il modo di far diventare semplici alimenti,
facili da reperire, gustose prelibatezze. L’arte culinaria italiana è piena di
tali ingegnosità divenute, con gli anni, delle vere e proprie istituzioni
gastronomiche, dalla caprese alla polenta, dai pizzoccheri alla burrata, dalle
tante zuppe di legumi agli spaghetti con le telline, ormai vera rarità.
Questa ricetta è
ispirata alla gustosa semplicità di un piatto di pane e cipolle.
Cipolle rosse tonde
di Tropea
Cipolle ramate
di Milano
Peperone dolce
di Altino secco
Aglio rosso di
Sulmona
Passa Mutti
Timo
Acqua
Sale iodato
Un pizzico di
zucchero semolato
Farina bianca
tipo 2
Burro
Pane
Affettare le
cipolle, con una proporzione di circa 5 cipolle rosse, due cipolle ramate. Infarinarle
leggermente e porle in una padella antiaderente Bialetti con burro, non
tantissimo ma neanche troppo poco, salare, girare bene, cuocere a fuoco medio. A
lato preparare un sugo molto acquoso con la passata, in proporzione di circa
due dita di passata per quattro di acqua, uno spicchio di aglio di Sulmona, timo, un
peperone di Altino secco spezzettato, un pizzico di zucchero, sale da versare a
poco a poco nella zuppa man mano che si asciuga. Quando la cipolla comincia ad
appassire, coprire e abbassare la fiamma, girare frequentemente ed aggiungere
il sughetto quando serve, fino a cottura ultimata, dunque tritare tutto nel mixer
da cucina, rimettere nella pentola, far arrivare a bollore e, se necessario,
addensare, quindi servire nei piatti con pezzettini di pane bruscato.
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