Pizzoccheri con
verza verde e viola, semi di finocchio e stracchino
Sentir parlare
di migranti, emigrati, rifugiati, migranti economici in Italia dovrebbe far
ridere le persone dotate di un minimo di memoria storica o familiare e di
coscienza civica. A Roma, la capitale, è talmente difficile scovare un oriundo,
senza mescolanze con altre regioni o nazioni, che si dice sia possibile definirsi
effettivamente romani soltanto con le famigerate sette generazioni. Su una
popolazione di milioni di persone forse, e non è detto, se ne possono contare
una manciatina. A ben guardare poi, Roma in quanto tale non ha popolazioni oriunde,
in quanto è storicamente formata da rappresentanti di altri popoli, di quelle
che oggi si definirebbero altre nazioni. In molte regioni italiane vi sono aree
in cui i dialetti non somigliano neanche lontamente all’italiano bensì ad altre
lingue, tra cui l’albanese, l’arabo, il francese, l’austriaco, le lingue slave,
tanto per citarne alcune. Dante Alighieri, Cristoforo Colombo, Leonardo da Vinci
oggi sarebbero definiti ‘migranti’, economici o richiedenti asilo. In quasi tutti
i Paesi del mondo vi è, tipicamente, un emporio cinese e un ristorante italiano,
essendo le diaspore italiana e cinese notevolissime. Robert De Niro, Leonardo
di Caprio, Rocky, Madonna sono italiani, migranti o figli o nipoti di migranti.
Ora, è evidente che non tutti i migranti sono Einstein o Mazzini, il quale era
anche un terrorista sovversivo con condanne a morte in vari Paesi, ma forse,
prima di ridicolizzare l’Italia e i tantissimi italiani all’estero sarebbe il
caso di ricordare le parole di Massimo Troisi a proposito di taluni politicanti
lombardi.
Questa ricetta è
ispirata all’Umanità nella sua interezza.
Pizzoccheri
Verza verde
acquistata dall’ortolano
Verza viola acquistata
dall’ortolano
Olio extravergine
di oliva
Semi di
finocchio
Acqua
Stracchino
Cipolla bionda
Sale iodato
Affettare e
lavare il cavolo verza, sbucciare la cipolla, tritarla, porre in pentola con i
semi di finocchio, aggiungere acqua in abbondanza ma non troppa, salare. Quando
le verze sono quasi cotte aggiungere i pizzoccheri, far cuocere, scolare, condire
con stracchino e olio.
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