domenica 17 marzo 2019

Pizzoccheri con broccolo e parmigiano


Pizzoccheri con broccolo e parmigiano

Da qualche anno viene prodotto nei Paesi Bassi un telefono portatile, uno smartphone, che si fregia dell’essere un prodotto eticamente sostenibile e pertanto si chiama fairphone. È prodotto utilizzando soltanto materie prime derivanti da miniere e luoghi di produzione in cui vengono rispettati i diritti delle persone e dell’ambiente, da società che non foraggiano guerre e conflitti, è costruito per durare e con parti che possono essere facilmente aggiustate nel caso di qualche eventuale malfunzionamento. Un ‘elettrodomestico’ di una volta, fatto per durare, ma con tecnologia all’avanguardia e rispetto globale per la dignità del lavoro e attenzione alla cosiddetta sostenibilità ambientale e sociale. Un utente che ha a cuore tali questioni fondtamentali per un utilizzo consapevole della tecnologia, per una vita attiva e ‘connessa’ senza compromessi eticamente insostenibili non può che desiderare tale prodotto, che, però, ha un costo poco sostenibile per moltissime persone e soprattutto per quelle fasce di lavoratori che lo producono. Questa situazione paradossale si è verificata, purtroppo, quasi un secolo fa, a seguito di una rivoluzione industriale che non era stata seguita da adeguate politiche sociali se non quando ormai era tardi. Sebbene, infatti, il mercato di tecnologie portatili sia in crescita esponenziale e al momento non faccia presagire alcuna possibilità di crisi è abbastanza evidente che un prodotto quale è il fairphone dovrebbe essere la normalità anziché un gingillo per una nicchia risicatissima di persone. Oltre al prezzo, che si potrebbe definire di fascia medio-alta, c’è poi un’immediata barriera comunicativa: la foto com cui viene pubblicizzato sul sito, annoverabile tra i tanti errori comunicativi di esperti, o presunti tali, pubblicitari. Il telefono è infatti adagiato su delle tavole da edilizia create con materiali di recupero, adagiate su un prato verde, accanto a recipienti di plastica trasparente con, tra gli altri, capsuline di caffè o pannetta in plastica e metallo, appunto. Quanto di meno indicato per una persona che voglia acquistare qualcosa che non produca rifiuti, inquini il meno possibile e sia un chiaro ed evidente segno, simbolo sociale, di rispetto per sé stessi, gli altri, l’ambiente.
Questa ricetta è ispirata all’importanza della comunicazione non verbale.

Pizzoccheri
Broccolo acquistato dall’ortolano
Acqua
Sale iodato
Olio extravergine di oliva aromatizzato all’aglio e peperoncino
Parmigiano Reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore

Tagliare il broccolo, lasciarlo in ammollo in acqua fredda, lavarlo, far bollire acqua a sufficienza per cuocervi l’ortaggio e i pizzoccheri. Scolare e sciacquare il broccolo, lessarlo nell’acqua bollente salata, quando è quasi cotto, aggiungere i pizzoccheri, far cuocere, se necessario aggiustare di sale, quindi scolare, condire con olio aromatizzato all’aglio e al peperoncino, se ben tollerato altrimenti soltanto con l’olio, e formaggio grattugiato.

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