Nazareno Strampelli in un campo di grano |
C'era
una volta, così cominciano sempre le fiabe e la storia di Nazareno
Strampelli ha tutte le caratteristiche per essere considerata una
bellissima favola con tanto di lieto fine. Marchigiano di origine,
romano d'adozione, uno tra i più importanti genetisti e agronomi,
nonché senatore italiano fu colui che riuscì a 'sfamare l'Italia'.
Letteralmente.
Incrociando, innestando, riscoprendo e inventando
grani resistenti alle diversissime condizioni climatiche del
BelPaese, riuscì a garantire riserve di cereali sufficienti a dar da
mangiare a quegli italiani ch'erano ancora 'da fare' dopo l'Unità
d'Italia.
La sua immane opera culturale e colturale divenne uno tra i
motori trainanti dell'economia di un Paese antico e giovanissimo.
Sebbene nessuno sia profeta in patria, Strampelli riuscì a farsi
ascoltare e le sue ricerche sono tuttora oggetto di continue
riscoperte. Il centro di ricerche nel reatino che portava il suo nome
è stato chiuso abbastanza di recente ma i 'suoi' grani sono stati
riscoperti, sulla scia delle sempre crescente domanda di alimenti
adatti a varie esigenze e scelte dietetiche.
Questa
ricetta è ispirata a Strampelli e alle sue non troppo stravaganti
ricerche.
Aglio
Olio
extravergine di oliva
Olive
nere
Capperi
Origano
Monti Iblei
Spaghetti
di riso semigreggio Piaceri Mediterranei
Sale
Olive
verdi
Acqua
Vino
bianco Gewurtztraminer
Peperoncino
Passata
Mutti
Far
imbiondire l'aglio nell'olio caldo con il peperoncino a fuoco molto
basso, aggiungere dunque il baccalà dissalato privato della pelle e
spezzettato in modo grossolano, i capperi, le olive, l'origano,
sfumare con il vino bianco, far evaporare l'alcool a fuoco vivace,
dunque abbassare la fiamma e aggiungere qualche cucchiaiata di
passata Mutti, aggiungere acqua per ammorbidire la passata e far
cuocere a fuoco basso, coperto. A parte lessare gli spaghetti in
abbondante acqua salata, scolarli lasciando da parte dell'acqua di
cottura, saltare in padella.
Nessun commento:
Posta un commento