La sicurezza
è una di quelle tematiche con cui spesso si giustificano serie
restrizioni della libertà individuale e collettiva. I 'comunisti',
gli 'yankee', i 'terroristi' o i 'mori', 'li turchi' di ogni epoca e
area geografica sono le giustificazioni che si adducono quando si
parla di spese per la sicurezza, intendendo con ciò le spese
militari e sottintendendo che, per dirla in linguaggio da spaghetti
western, “quando un uomo con la pistola incontra un uomo col
fucile, l'uomo con la pistola è un uomo morto”. Per un pugno di
dollari dimostra il contrario, ma soprattutto le società
democratiche per rimanere libere devono dimostrare la propria forza
nella capacità di essere aperte, vivaci e partecipate.
Questa
ricetta è ispirata alla bellezza della partecipazione, della vita
attiva e della democratica espressione delle società libere.
Fusilli di
grano saraceno Felicia Bio
Filetti di
baccalà
Zucchine
Aglio
Cipolla
Olio
extravergine di oliva
Vino bianco
Sale
Peperoncino
Lavare e
tagliare una zucchina grande appena colta, privarla della buccia un
po' indurita, levare la parte spugnosa con i semi, e tagliarla a
pezzetti, salarle lievemente. Far scaldare l'olio con poca cipolla
tritata finissimamente e uno spicchio d'aglio tagliato a fettine
sottilissime, quindi aggiungere le zucchine, farle imbiondire un
pochino e poi aggiungere i filetti di baccalà dissalato oppure
scongelato e sciacquato, farlo cuocere un pochino quindi aggiungere
vino bianco e peperoncino, alzare la fiamma per far evaporare
l'alcool, dunque abbassare la fiamma e coprire, spezzettare il
baccalà in cottura così da creare un composto morbido ma non
troppo. A parte lessare la pasta, scolarla e ripassarla in padella
con il condimento. Aggiungere a piacimento prezzemolo, menta o
origano.
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