lunedì 25 luglio 2016

Pasta con peperoni, zucchine e olive nere

C'era una volta, tanto tempo fa, una fanciulla figlia di un guardaboschi. La sua bellezza, gentilezza, intelligenza e grazia erano rinomate tra gli abitanti del bosco, che amavano molto la sua compagnia. Cresciuta sin dalla più tenera infanzia tra cime innevate e vallate dove il grande freddo dell'inverno arrivava a sfiorare i 40° C al di sotto dello zero, faggete che nell'autunno incendiavano di un rosso dorato il verde brillante dell'estate che in primavera si copriva di coloratissimi anemoni, aveva sviluppato una serenità nello sguardo limpido e vivace come l'acqua di una lama di gravina. 

Cansiglio
Folletti, elfi, animali e abitanti della Grande Foresta discorrevano con lei tra aghifoglie e doline carsiche, mostrandole, di quando in quando, le meraviglie sotterranee delle grotte, che da quelle parti si chiamano bus.
 L'allegra spensieratezza e la meravigliosa voce da usignolo della fanciulla ben presto divennero oggetto di conversazione nei paesi del bosco, da quelli abitati dai discendenti di antiche popolazioni caucasiche, i Cimbri, fin nel cuore della Repubblica di Venezia, dove viveva un giovane e irrequieto nobile che non riusciva mai a star fermo un minuto e rivolgeva sempre gli occhi verso un qualche altrove dove le navi mercantili sembrava potessero portarlo. I suoi amici lo ammiravano per la sua capacità di agire d'istinto e la sua volitiva lealtà ma lo canzonavano per le sue idee stravaganti che affollavano la sua mente e il suo cuore, per il resto sgombro da altre attrattive. 
Non si innamorava mai, pareva che sulla sua pelle diafana non passasse neanche l'ombra della passione amorosa che faceva invece sognare e sospirare i suoi amici, i quali, per fargli uno scherzo, lo sfidarono a conoscere la bella figlia del guardaboschi, di cui si dicevano meraviglie. Volevano proprio divertirsi perché sapevano bene che sarebbero comunque stati divisi da una rigida separazione classista.

Un bel giorno di maggio, quando le api e le vespe erano indaffaratissime nel loro mestiere di impollinatrici, il gruppetto di giovani veneziani si mosse verso la Grande Foresta. Gli abitanti del bosco li guardavano con sospetto e temevano per l'incolumità della loro amata fanciulla che, proprio nell'istante in cui il gruppetto si stava muovendo, era intenta a raccogliere erbe aromatiche con cui adornare i lunghi capelli corvini e insaporire succulente prelibatezze che amava cucinare.
Il giovane spavaldo appena la vide si piantò, tra lo scherno dei suoi compagni, nel bel mezzo del prato, più immobile di uno stoccafisso, le parole non gli uscivano dalla bocca, che del resto era aperta in una rigidità innaturale, il suo incarnato, leggendariamente chiaro, si tinse per la seconda volta nella sua vita di un purpureo rossore e i boccoli che gli adornavano la fronte si misero in bella posa per incorniciare meglio il volto istupidito da un rapimento estatico.
La prima volta che le guance si erano tinte di un rosso che avrebbe potuto far invidia ad un pittore di Pompei era stato tanto tempo fa, quando, prima e ultima occasione, aveva rubato la marmellata di gelsi dalla dispensa e si era fatto subito scoprire, ma questa è un'altra storia.
Cansiglio
Nonostante gli abitanti del bosco cercassero di distrarla, la figlia del guardaboschi girò la testa nella direzione dell'insolito gruppetto e dello stoccafisso, ehm, del nobile veneziano con i boccoli plasticamente ricadenti sull'aristocratica fronte.
Fu questione di una frazione infinitesimale della velocità con cui la luce si muove. I due si guardarono e tanto bastò a far loro capire che sarebbero stati felici soltanto se fossero riusciti a restare insieme in tutte le vite e le epoche e le forme in cui si sarebbe espressa la forma di vita che incarnavano in quel momento.
In men che non si dica gli amici capirono di aver fatto centro e nel contempo compresero che avrebbero dovuto impegnarsi non poco per aiutare i due a superare barriere che sembravano invalicabili a quel tempo ma non sapevano che la fanciulla non era la figlia del guardaboschi di una foresta come le altre: era la figlia del guardaboschi del Cansiglio e aveva diritto di sposare anche un esponente della nobiltà veneziana.
Dopo un lunghissimo corteggiamento i due riuscirono finalmente ad unirsi e vissero felici e contenti.

Questa ricetta è ispirata alle fiabe e alle leggende della Foresta del Cansiglio.  



Peperoni rossi
Zucchine freschissime
Olive nere secche e condite
Olio extravergine di oliva
Cipollina scalogno
Origano siciliano
Pennette Delverde
Sale
Timo fresco
Parmigiano Reggiano della Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore
Friggitelli
Olio extravergine di oliva al basilico



Lavare le verdure, togliere picciolo e semi, tagliare i peperoni in fettine sottilissime per il lato corto, e tagliare un friggitello a pezzetti. Tritare pochissima cipolla scalogno, metterla in padella con l'olio e soffriggere lievemente, quindi aggiungere i peperoni, salare, aggiungere origano, olive e far cuocere a fuoco vivace ma non troppo. A parte cuocere le zucchine. Lessare la pasta in abbondante acqua salata, porre in una insalatiera le zucchine e i peperoni, amalgamare il tutto con l'olio al basilico e il parmigiano grattugiato, scolare la pasta, condirla nell'insalatiera girando bene.  


Peperoni rossi
Zucchine freschissime
Olive nere secche e condite
Olio extravergine di oliva
Cipollina scalogno
Origano siciliano
Pennette Delverde
Sale
Timo fresco
Parmigiano Reggiano della Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore
Friggitelli
Olio extravergine di oliva al basilico



Lavare le verdure, togliere picciolo e semi, tagliare i peperoni in fettine sottilissime per il lato corto, e tagliare un friggitello a pezzetti. Tritare pochissima cipolla scalogno, metterla in padella con l'olio e soffriggere lievemente, quindi aggiungere i peperoni, salare, aggiungere origano, olive e far cuocere a fuoco vivace ma non troppo. A parte cuocere le zucchine. Lessare la pasta in abbondante acqua salata, porre in una insalatiera le zucchine e i peperoni, amalgamare il tutto con l'olio al basilico e il parmigiano grattugiato, scolare la pasta, condirla nell'insalatiera girando bene.  

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