giovedì 14 luglio 2016

Mangia e bevi siciliani


Il 14 luglio si festeggia la presa della Bastiglia e la più longeva forma di repubblica costituzionale europea. Una data che dovrebbe far sorgere una riflessione sull'importanza di libertà, eguaglianza, fraternità, che sono alla base di tale forma di organizzazione governativa.
Tralasciando per un momento l'ispirazione intellettuale, creativa e artistica che la Rivoluzione Francese, e prima quella Americana, portò con sé nel Vecchio Continente, sarebbe opportuno ricordare alcuni semplicissimi concetti di base, che sembrerebbero ovvi e che, per un motivo o per l'altro, tanto ovvi non sono.
Quanto più le cose sono semplici, verrebbe da pensare, tanto più sembra che gli esseri umani si divertano a complicarle. È stato così per i 10 Comandamenti ed è così per le idee rivoluzionarie. Cosa ci sia di tanto infuocato nelle parole 'libertà', 'uguaglianza', 'fratellanza' non si capisce proprio, sono concetti talmente ovvi. Sarebbe impensabile immaginare che delle persone si mettano insieme, si consorzino per creare un villaggio, una nazione e un'unità di stati o di qualcosa di ancor più complesso senza rispettare queste semplicissime idee.
Uguaglianza, è ovvio che se ci si mette insieme per creare una società deve vigere un principio di lealtà e di eguaglianza tra le persone, è ovvio che lo Stato, la società o gli enti governativi proteggano e rispettino i cittadini nel medesimo modo, senza distinzione di orientamento politico, di censo, di sesso.
Fratellanza, sebbene i fratelli nella storia dell'umanità abbiano dato notevoli prove di odio reciproco, sarebbe ovvio che i componenti di una società e di uno Stato si aiutassero tra loro, comunicassero come fanno, o dovrebbero fare, i fratelli.
Libertà, questa è la parola più complessa, che implica di tutta evidenza il concetto stesso di sovranità nel momento in cui la libertà individuale di una persona si incontra con quella di un'altra persona e così via fino a creare una società. Come in un rapporto di coppia perfettamente funzionante due persone sono tanto più forti quanto più riescono ad esprimere la propria libertà individuale senza dominarsi l'un l'altro e sono tanto più forti quanto riescono ad esprimere e creare armoniosa unione, così le libertà individuali si esprimono in modo compiuto e ulteriore proprio nella creazione di una società libera e aperta.
Sarebbero ovvietà, ma forse complicare ciò che è ovvio e semplice è una naturale predisposizione degli esseri umani. O forse no.
Questa ricetta, schietta e semplice, si ispira all'ovvietà delle idee espresse dalla Rivoluzione Francese.
I mangia e bevi siciliani non hanno niente a che vedere con aperitivi e cocktail, sono gustosamente saporiti e implicano la necessità, soprattutto se mangiati nella calura isolana, di avere a disposizione una buona quantità di bevande. Si potrebbe pensare che siano alimenti per ubriacarsi senza risentire troppo degli effetti collaterali dovuti a tale attività; sono comunque perfetti per un barbeque tra gli amici, magari per celebrare insieme ai Francesi, nemici-amici e fratelli d'Oltralpe, la loro festa nazionale.


Pancetta non affumicata tagliata sottile
Cipolline fresche


Avvolgere le cipolline, dopo averle mondate dalle radici, dalle foglie e dallo strato superficiale di pellicine, con la pancetta. Porle in una padella antiaderente fredda oppure sulla brace. Cuocere a fuoco lentissimo girando di quando in quando e fino a che la pancetta risulterà completamente croccante e la cipollina cotta, morbida ma non molle. Servire come aperitivo, come finger food, o come secondo.


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