mercoledì 13 luglio 2016

Pita tricolore


La bandiera italiana è un simbolo di libertà e di liberazione che ci si ricorda di esporre soltanto quando ci sono le partite di pallone. Il calcio, industria 'sportiva' a dir poco drogata da interessi economici di livello internazionale e da intrighi di palazzo degni di una soap opera, sembra essere l'unico ragionevole motivo per esporre il tricolore fuori dai balconi, sulle ringhiere, negli spazi urbani non istituzionali. Il giogo che trasforma la sana passione politica, quindi la democratica partecipazione attiva alla vita civile, in emozione per i 'circenses' nelle varie evoluzioni, fa scatenare negli italiani l'orgoglio nazionalista. Non vi è avvenimento politico, rimembranza civile, festa della Repubblica che ispiri gli italiani a sbandierare la forza degli ideali e delle pratiche di libertà risorgimentali simboleggiati nel tricolore. Dai balconi e dalle finestre italiane si possono vedere stendardi per pali e feste patronali ma per ammirare il bianco, il rosso e il verde si debbono attendere i Mondiali o gli Europei di calcio. Attribuire tutta la colpa alla malagestione della politica italiana sarebbe decisamente riduttivo, visto e considerato che il Tricolore simboleggia proprio il senso di riscatto, la liberazione dalle oppressioni militari e dell'azione, significa libero pensiero, libertà, fratellanza e comprensione, unione contro qualunque forma di negazione delle libertà e dei diritti fondamentali. Ma questa, per i balconi, le vie, le finestre italiane, è un'altra storia, qualcosa a cui fare spallucce mentre si consuma una lattina di cola, pop-corn e wurstel col ketchup davanti alla TV.
Quasi come fossimo tutti quanti stranieri tra gli spalti di uno stadio.
Questa ricetta è ispirata all'orgoglio di essere e sentirsi italiani, agli ideali di libertà e alla partecipazione civica alla vita attiva del BelPaese, di cui c'è davvero di che essere fieri.


Pasta Fillo Holycon
Ricotta fresca
Pomodorini
Olio extravergine di oliva
Sale
Origano
Friggitelli



Lavare i pomodorini, tagliarli a metà o in tre, porli in una padella fredda con l'olio, salarli, aggiungere origano, dunque accendere la fiamma e cuocere a fuoco vivace per qualche minuto così che i pomodori rimangano sodi e cotti, far intiepidire, quindi aggiungere ricotta fresca e friggitelli appena raccolti, lavati e tagliati a listerelline. In una teglia oliata disporre la pasta fillo nel modo tradizionale, quindi porvi una strisciolina di composto, richiudere e poi continuare a riempire formando una specie di 'S' che vengono richiuse con la stessa pasta. Infornare in forno ben caldo a 200°C o 220°C fino a completa doratura.  

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