Cannellino dell'Alta Tuscia
con ginepro del Monte Tancia
L'Alta Tuscia
è una zona dell'Italia forse poco esplorata ma molto interessante
per quanto concerne la produzione agricola di qualità e l'attenzione
ai dettagli e alla biodiversità. Territorio con laghetti di origine
vulcanica e terreni piuttosto diversi tra loro anche a distanze di
pochi metri, è caratterizzato dalla bellezza di alcuni tra i borghi
più belli d'Italia, tra cui Civita, Bolsena, Montefiascone e alcune
altre perle splendenti tra pianure e colline degradanti verso laghi
con isolotti e cantine di tutto rispetto. Oltre alla produzione di
vino e di olio, che caratterizzano certamente l'area, vi sono talune
colture di alta qualità attente in modo particolare alla
conservazione delle specificità locali che sono, proprio per le
proprietà tanto differenti del terreno, piuttosto varie.
Una tra
queste è il cannellino dell'Alta Tuscia, che si differenzia
lievemente da quello della Maremma Toscana, per cui è ottimo sia
all'uccelletto, con aglio e salvia, sia con le erbe tipiche delle
campagne laziali, quali la mentuccia, sia delle montagne del reatino,
quali le bacche di ginepro del Monte Tancia.
Per aumentare la
digeribilità qualche semino di finocchiella selvatica siciliana o di
semi di finocchio.
Bacche di
ginepro del Monte Tancia
Fagioli
cannellini dell'Alta Tuscia Azienda Agrituristica Cerqueto
Sale
Acqua
Mentuccia
Timo
Semi di
finocchiella selvatica siciliana
Rinvenire i
fagioli in abbondante acqua per una notte circa. Dunque sciacquarli e
metterli in pentola con acqua e le erbe aromatiche, far bollire a
fuoco vivace, poi abbassare la fiamma e far sobbollire fino a
cottura.
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