Uno tra i
modi più consoni al nostro organismo per assimilare proteine
'nobili' è quello di combinare cereali e legumi, cosa non molto
difficile se ci si ispira alla cucina italiana e che può presentare
interessanti spunti di rielaborazione adatti anche a versioni estive,
non soltanto montane, delle tradizionali zuppe. In effetti la Toscana
e l'Alto Lazio in estate sono luoghi in cui fiere e sagre animano
paesini e paesetti resi ancor più vivaci dalla capacità e dalla
volontà di unire le forze per promuovere un territorio ricco di
risorse eno-gastronomiche e turistiche.
Questa
ricetta è ispirata alle dolci colline che sembrano rincorrersi in
ondosi movimenti verso il placido mare della costa maremmana o verso
gli splendidi laghi immersi nella campagna laziale tra località
termali e borghi incredibilmente arroccati su isole di terra, tra
calanchi e prati di lavanda.
Farina di
grano saraceno Molino Rossetto
Farina di
riso biologico italiano Ecor
Passata Mutti
Fagioli
cannellini dell'Alta Tuscia Azienda Agrituristica Cerqueto
Sale
Acqua
Mentuccia
Timo
Semi di
finocchiella selvatica siciliana
Bacche di
ginepro, se piacciono
Peperoncino
Olio
extravergine di oliva italiano
Rosmarino
Cipollina
ramata
Zucchero
Eridania
Parmigiano
Reggiano della Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore
Rinvenire i
fagioli in abbondante acqua per una notte circa. Dunque sciacquarli e
metterli in pentola con acqua, timo, mentuccia, bacche di ginepro,
semi di finocchiella selvatica siciliana, sale, far bollire a fuoco
vivace, poi abbassare la fiamma e far sobbollire fino a cottura. A
parte, fare un soffritto leggero in acqua e olio con il trito di
cipollina, il peperoncino e il rosmarino fresco. Quindi aggiungere
passata di pomodoro, acqua, sale, un pizzico di zucchero, far
cuocere, poi aggiungere i fagioli non perfettamente scolati dal
liquido di cottura, far bollire e aggiungere gli gnocchetti
precedentemente preparati mescolando insieme le farine per tenere una
certa consistenza e lessarli nel brodo bollente per qualche minuto,
fino a cottura. Questa ricetta, perfetta calda è ottima anche per
una zuppa fredda, con l'aggiunta di un filo di olio a crudo e, a
piacere, petali di Parmigiano.
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