sabato 16 luglio 2016

Maccheroni centinara con le ciliegie



Chloe, 1893, Sir Edward John Poynter 
 Un cappello pieno di ciliege è il titolo dell'ultimo, in ordine cronologico, libro di Oriana Fallaci. Un fiume di parole per raccontare la sua famiglia, una conversazione privata con sé stessa e forse, l'unica intervista mal riuscita di tutta la sua vita.L'unico racconto non appassionante, non troppo emozionante, ma sommesso, una chiacchierata sottovoce, tra sé e sé, e non gridata, sbandierata e combattuta fino all'ultimo punto in fondo all'ultima frase scritta sull'ultima pagina. Chi conosce il Centro Italia sa che un cappello pieno di ciliege, o di ciliegie, come indica l'Accademia della Crusca, è molto più di un contenitore con della frutta rossa piena di vitamine. Le ciliegie sono sbucciature e graffi sulle gambe per arrampicarsi sugli alberi facendo attenzione a non cadere da rami troppo fragili per reggere il peso corporeo, le prime corse verso l'immensità dell'estate, le macchie indelebili su magliette da gioco, la dolcezza infinita dell'infanzia, la ribellione dell'adolescenza, la pienezza dell'età adulta.
Questa ricetta è ispirata ai cappelli pieni di ciliege, o ciliegie, nelle vite di chiunque ne conosca, e comprenda, appieno il significato.


Acqua
Farina
Ciliegie sabine
Foglie fresche di cipollina fresca
Ricotta fresca sabina
Pepe
Menta fresca
Parmigiano Reggiano della Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore
Sale



Fare i maccheroni a centonara in base alla ricetta tradizionale impastando acqua e farina, creando poi i budellini uno per uno. Lavare bene e tagliare a pezzettini piccoli le foglie fresche di cipollina e la menta fresca. Lavare, privare del nocciolo le ciliegie, tagliarle in quattro pezzi, unire il tutto alla ricotta, al Parmigiano grattugiato, ammorbidendo il tutto con un po' di acqua di cottura della pasta. Lessare i centonara in abbondante acqua salata e condirli con il composto preparato, eventualmente aggiungere una spolveratina di zenzero o di pepe rosa. 


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