domenica 31 luglio 2016

Pita con mozzarella e zucchine in padella


Se creata l'Italia c'era da creare gli italiani la lingua italiana standard è ancora ben lontana dall'essere una lingua diffusamente parlata dalla stragrande maggioranza della popolazione. Nonostante il crescente livello di istruzione nelle scuole e l'aumento di diplomati e laureati l'italiano standard rimane per molti un vero e proprio mistero gaudioso, e tra costoro sono spesso da annoverare persone che dovrebbero essere veri e propri campioni nell'utilizzo delle sfumature che una lingua tanto complessa prevede. Accade quindi che i discorsi di magistrati, giornalisti, avvocati, commentatori, letterati e politici, che dovrebbero costituire materia di studio per i posteri, siano spesso infarciti di castronerie linguistiche e addirittura espressione delle più deteriori forme di svilimento dell'italiano con errori madornali di ortografia e grammatica che non dovrebbero essere consentiti neanche ad uno scolaro di quarta o quinta elementare, figurarsi ad una persona che dovrebbe aver compiuto un iter formativo della durata minima di tre o quattro lustri specializzandosi in materie in cui la parola è fondamento e base di diatribe e discussioni che possono portare addirittura alla limitazione della libertà individuale di un'altra persona o gruppo di persone.
Pensare che l'italiano, lingua letterariamente ricchissima, espressione di pensieri, sentimenti e civiltà giuridiche che hanno ispirato popolazioni europee, Costituzioni di Stati e una enorme quantità di correnti artistiche e culturali, possa essere una lingua ufficiale di comunicazione istituzionale nelle organizzazioni sovranazionali, così come il latino lo è stato e in taluni casi lo è tuttora, e che vi possa essere una struttura simile a quella che stimola la francofonia in pressochè ogni angolo del Pianeta sembrerebbe un'utopia, qualcosa di assurdo e poco realizzabile nella pratica.
Questa ricetta, esempio della capacità tutta italiana di includere le differenze e qualunque stimolo positivo all'interno della propria lingua e della propria cucina nazionale, è ispirata alle idee impossibili che poi, chissà perché, in taluni rarissimi casi si realizzano nella pratica della quotidianità.


Pasta fillo
Mozzarella
Zucchine in padella (zucchine, olio, sale, origano, cipollina)
Olio per oliare e spennellare



Oliare la teglia, disporre la pasta fillo nel modo consueto per creare la pita o il burek, cuocere le zucchine in padella facendo scaldare l'olio con un po' di cipollina, aggiungendo le zucchine lavate e tagliate a dadini, sale e origano, facendo cuocere a fuoco mediamente vivace girando per non far attaccare dunque farle freddare, unire alla mozzarella sbriciolata, riempire la pasta fillo nel modo consueto per la pita e il burek. Quindi spennellare con l'olio e infornare in forno già caldo a 180°C o 200°C.

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