L'Aventino
è uno strano luogo, è il colle su cui si ritirarono i parlamentari
che si opponevano alla dittatura per manifestare il loro dissenso in
modo democratico ed è il colle alle cui pendici è giunto il corteo
guidato dall'allora Presidente del Consiglio Italiano e dall'allora
Sindaco di Roma per chiedere a gran voce alle Nazioni Unite di
approvare lo Statuto istitutivo della Corte Penale Internazionale per
ribadire il principio fondamentale del diritto penale internazionale
nullum crimen, nulla poena sine lege. Come è evidente dalla
dicitura è un principio del diritto romano, che a pochi passi
dall'Aventino, uno tra i sette colli su cui è stata leggendariamente
edificata Roma, si esprimeva qualche secolo fa in complesse e molto
arzigogolate dissertazioni.
Lo
Statuto venne approvato, prendendo il nome di Statuto di Roma, il 18
luglio del 1998. Diciott'anni sono passati da quella calda giornata
romana, la vita di un giovane adulto che raggiunge la maggiore età.
Questa
ricetta si ispira alla semplice forza delle idee.
Vino
bianco
Sesamo
Origano
Monti Iblei
Olio
extravergine di oliva
Pomodorini
Pachino secchi siracusani
Sciacquare
i pomodori secchi di Pachino, tagliarli a pezzi grossolani. Adagiare
il baccalà dissalato in una teglia, aggiungere vino a coprire il
filetto di baccalà senza affogarlo, indi l'olio, l'origano, i
pomodorini, cospargere il filetto con sesamo.
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