giovedì 25 agosto 2016

Minestra estiva di borlotti freschi


La sibilla è una figura molto importante nella religione cattolica e nella cultura mediterranea, tanto da essere spessissimo rappresentata accanto a santi, martiri e addirittura Madonna e Bambinello. Le sibille, come indica il genere del sostantivo, sono donne, spesso con un buon livello culturale anche se non sono considerate dotte nel senso tradizionale del termine, più che altro sono quelle che nell'Islam e nelle culture orientali sono spesso definite 'mistiche', persone che hanno un rapporto particolare con la Natura, il Cosmo e gli Universi il cui consiglio viene spesso richiesto da molteplici personalità e viene preso in considerazione al punto da essere inserito nei testi religiosi.
Diverse dalle Vestali, altra figura femminile collegata alla conoscenza, e dalle cosiddette Streghe, che in un passato non troppo remoto venivano arse sui roghi dell'ignoranza e della grettezza pseudoreligiosa, in nome di qualche divinità in voga in quel particolare momento storico, le Sibille sono tenute spesso in gran considerazione anche se vivono in qualche luogo di cui non si conoscono in modo preciso le coordinate geografiche.
Molti sono gli esempi e le tracce che nel Centro Italia testimoniano la loro presenza e l'importanza che era loro tributata, dal Monte Sibilla nelle Marche al Tempio della Sibilla Tiburtina, nel pieno centro storico di Tivoli, a quella Cumana situata a Napoli.
Questa ricetta è ispirata a tutte le figure profetiche femminili la cui presenza ideale, concreata e spirituale è ancor forte nella cultura mediterranea.


Fagioli borlotti freschi
Olio extravergine di oliva
Sale
Pomodori dell'orto maturati al sole
Cipollina fresca dell'orto



Sgranare i fagioli, sciacquarli, far scaldare l'olio a coprire il fondo della pentola con la cipollina tritata finemente, aggiungere qualche pomodoro lavato e tagliato a pezzi grossolani ma non grossi, salare non troppo, aggiungere i fagioli scolati e immediatamente l'acqua con generosità ma non troppa, così che a fine cottura rimanga un po' di sughetto e non l'acqua come quando si lessano i fagioli, salare e far bollire fino a cottura. Servire caldi, tiepidi o freddi.   

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