Pita Margherita
Il Mediterraneo è quello strano luogo in cui le culture di
Asia, Africa e Europa si incontrano da millenni e in cui quelle di Americhe e
Australasia, loro malgrado, si sono affacciate da almeno mezzo millennio.
Inezie di fronte allo scorrere lento della Storia eppure epoche lunghissime per
la storia dell’umanità. I dialoghi, gli scontri e gli incontri sono visibili
nelle tracce più o meno visibili, più o meno individuabili e riconducibili alla
fonte originaria, come nel caso tutto italiano dei legumi, che hanno lasciato nelle
cucine mediterranee e tra queste quella italiana, così come per quanto concerne
l’arte, primeggia in assoluto su tutte le altre cucine del Pianeta Terra. L’inventiva
italiana, in tutte le sue espressioni, evoluzioni e rivoluzioni, si è concretizzata,
e come avrebbe potuto essere diversamente visto che in cucina spesso c’erano
quelle donne cui era negata qualunque altra forma di espressione?, in una
straordinaria biodiversità che caratterizza in modo netto la produzione
italiana.
Questa ricetta che ha i colori del Tricolore ed è racchiusa
in un involucro di balcanica pasta fyllo, esprime queste diversità. Il basilico
è originario dell’India, i pomodori, oltre ad essere dell’orticello, delle
Americhe, il sesamo delle Indie e dell’Africa, la mozzarella è tutta italiana e
il sale è il fiore di quel mare che lo ha trasportato fino alle nostre tavole
lambendo tutte le terre conosciute, in una ideale unione tra terra, acqua,
fuoco e cielo.
Pasta Fyllo
Olio extravergine di oliva
Basilico fresco
Mozzarella
Pomodori freschi dell’orto
Sale iodato
Gomasio o sesamo per la guarnizione
Lavare i pomodori, tagliarli a pezzetti, condirli con sale,
olio, basilico, unirvi la mozzarella sbriciolata. Riempire la pasta fyllo nel
modo tradizionale in una teglia oliata e cospargere la superficie con sesamo e
un filo d’olio. Infornare in forno già caldo a 180°C o 200°C per poco più di un
quarto d’ora o comunque fino a cottura.
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