lunedì 31 ottobre 2016

Zuppa di cicerchie e pizzoccheri valtellinesi

Zuppa di cicerchie e pizzoccheri valtellinesi

Le frontiere in Europa non esistono quasi più, è possibile immaginare la pace e la libertà senza contrapporla all’oppressione. Qualcosa di impensabile fino a qualche decennio fa, costruire la pace è possibile, complicato e difficile ma possibile. Trasformare un’economia di guerra e oppressione in un’economia di pace e libertà non è facilissimo da pensare eppure è più semplice di quanto appaia.
Questa ricetta è ispirata a ciò che sembrava impossibile e che invece, forse, è una probabilità non troppo remota.

Bio Cicerchie La Buona Terra Azienda Agraria Matergia, Parco Gran Sasso e Monti della Laga
Acqua
Semi di finocchio
Timo
Timo citronella
Salvia
Bacche di ginepro
Pizzoccheri della Valtellina
Sale iodato
Minestrone (acqua, broccolo, bieta, rucola, cipolla, aglio rosso di Sulmona del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, curcuma fresca, patate, carote)
Parmigiano Reggiano della Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore
Latte


Preparare il minestrone lavando le verdure, tagliandole, mettendole in una pentola con l’acqua e facendo bollire a lungo. Mettere a mollo le cicerchie per circa otto ore, scolarle, sciacquarle e controllare visivamente l’eventuale presenza di sassolini, porle in una pentola di acciaio o di coccio con l’acqua e le erbe aromatiche. Quindi unirne una parte con il minestrone, far bollire e aggiungere i pizzoccheri valtellinesi, fare attenzione a non farli attaccare sul fondo della pentola. Se necessario aggiungere il brodo del minestrone e a cottura quasi ultimata aggiungere un po’ di latte e parmigiano in abbondanza, girare bene e servire. La zuppa dev’essere piuttosto fitta. A piacimento aggiungere un filo d’olio extravergine di oliva a crudo. 

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