Spadellata di carote e
rapa rossa con curcuma fresca, sidro delle Asturie e Gomasio
L’oceano è qualcosa che rimane nella memoria corporea, nello
sguardo e nelle emozioni più profonde di chi ne comprende l’immensa forza
creatrice e generatrice di vita. È spaventoso e meraviglioso al contempo,
terribile e astuto, mai calmo. È un caos in forma liquida e fa inevitabilmente
pensare all’universo. Talune persone hanno l’oceano negli occhi pur non
avendone la minima idea, pur non avendolo mai visto, annusato, ascoltato,
sentito. Più che un elemento naturale è il senso stesso della libertà e, come
la libertà, può travolgere o istigare diffidenza. La libertà è infatti qualcosa
di tanto vitale quanto difficile da costruire, creare, esprimere. Per tale
ragione le società aperte e democratiche hanno la necessità di creare strumenti
di difesa della libertà stessa, il problema sorge quando con la scusa di tenere
sotto controllo il livello di apertura e democrazia in un determinato Paese si
mettono sotto controllo i cittadini e i meccanismi per ‘controllare i
controllori’.
Questa ricetta unisce alla dolcezza di rape e carote l’aroma
della brezza oceanica di cui sono intrise le mele asturiane alla base del sidro
Crespo.
Carote
Rape rosse già pronte
Curcuma fresca
Timo citronella
Maggiorana
Gomasio
Sidro delle Asturie
Acqua per cuocere le carote al vapore
Uva ursina
Olio extra vergine di oliva
Cipolla bianca
Aglio rosso di Sulmona dal Parco Nazionale del Gran Sasso e
Monti della Laga
Lavare e grattare le carote, cuocerle al vapore. Far scaldare
l’olio con la cipolla, l’aglio e la curcuma sbucciati e tritati finemente,
quindi aggiungere le erbe aromatiche e il Gomasio, dunque sfumare con il sidro,
a piacere aggiungere l’uva ursina, saltare in padella per qualche minuto.
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