Caprino al bergamotto
Il Risorgimento
italiano ha posto le basi per lo sviluppo, tra l’altro, della danza libera
tardo-ottocentesca e primo-novecentesca. Mentre le città italiane erano luoghi
di battaglie e rappresaglie in cui donne e uomini erano uniti da sincera
fratellanza si faceva sempre più strada l’esigenza di libertà anche nei
sentimenti e nella fisicità, espressa magistralmente dalla danza. Il gran ballo
romantico certamente fa pensare più all’amor di patria che alla libertà nell’amore
ma è proprio in quei movimenti, nella codificazione sempre più precisa tale da
consentire una riproducibilità che esprimeva lo spirito del tempo, che si possono
ravvisare le prime forme di ribellione attraverso la danza.
Questa ricetta è
ispirata a Loïe Fuller e Isadora Duncan.
Caprino fresco
Fiocchi di
scorza di bergamotto
Semi di girasole
Lavorare due o
tre noci di caprino con le mani protette da guanti di silicone ben lavati e
perfettamente asciugati con carta assorbente fino ad ottenere dischetti di
circa 2 cm di spessore e 4 o 5 cm di diametro, adagiarli su un letto di fiocchi
di scorza di bergamotto, girarli con l’apposita strumentazione culinaria o con
un cucchiaio, adagiarli anche sull’altro lato così da ottenere uno strato di
fiocchi di scorza, uno di caprino, uno di fiocchi di scorza. Ai lati del
dischetto adagiare i semi di girasole. Porre in frigo su carta forno per
un’oretta circa. Togliere dal frigo una ventina di minuti prima di servire.
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