Frittelle con ciliegie fresche
“Non è
debolezza, la gentilezza, è fortezza”. Con queste parole Papa Francesco I
Bergoglio ha chiarito un concetto fondamentale dell’importanza del rispetto nei
rapporti umani e sociali, pronunciando una frase profondamente cristiana nel
senso più proprio. L’idea di un nuovo umanesimo in cui far emergere la bellezza
di sentirsi liberi di essere gentili gli uni con gli altri, di dare e ricevere,
di sentire parole gradevoli ed essere considerati e trattati anche dalla
società stessa in modo gradevole è tanto ovvia quanto rivoluzionaria. Spesso,
infatti, sono proprio le ovvietà ad essere dirompenti realtà che sconvolgono
completamente lo status quo. Di fronte ad una televisione sempre più
imbarbarita, a rapporti di lavoro in cui i diritti sembrano spesso chimere, a
classi di politicanti inetti e incapaci, un richiamo all’essenza stessa del
vivere insieme è più che importante.
Gli esseri umani
si sono organizzati in forme sociali sempre cangianti in base alle esigenze
individuali e collettive perché stare insieme è più bello, festeggiare i
momenti fondamentali, poter avere fiducia in sé stessi e negli altri, sentirsi
partecipi è qualcosa di profondamente gradevole. Se diventa sgradevole,
insostenibile, brutto, degradante e umiliante vuol dire che la società, nelle
sue forme organizzative, non funziona e se non funziona si cambia.
L’appello alla gentilezza
e la decisa applicazione della tenerezza alla vita sociale e individuale è
qualcosa che accomuna i due politici al momento forse più interessanti del
Pianeta: Papa Francesco e Justin Trudeau, Primo Ministro del Canada
profondamente liberale e libertario nonché estremamente lungimirante, forse
ancor più di suo padre, Pierre Trudeau, la cui progressiva evoluzione liberale
e pacifica tramite l’implementazione del Multiculturalism Act è, a quarant’anni
di distanza, considerabile quale l’unica vera rivoluzione del secolo scorso
insieme all’istituzione dell’Unione europea.
Questa ricetta è
ispirata alla forza di uno sguardo che incoraggia e infonde amore profondo.
Uova
Farina
Latte
Ciliegie fresche
Lievito per
dolci
Zucchero
semolato
Olio per
frittura
Impastare
farina, uova, latte, lievito fino a creare una pastella densa ma non troppo
soda. Lasciar riposare per qualche minuto. Far scaldare abbondante olio da
frittura in una casseruolina. Lavare per bene le ciliegie, privarle del
nocciolo, asciugarle con la carta assorbente o con un tovagliolo di carta
ricordando che il succo di tale frutto macchia, porle nell’impasto, girare. Quando
l’olio è ben caldo, si può fare un esperimento immergendovi una piccolissima
porzione di impasto, se viene a galla vuol dire che è caldo, versare alcune
cucchiaiate di impasto nell’olio, in base alla grandezza della pentolina,
considerando che una frittella è circa un cucchiaio raso di impasto, friggerle
lasciandole libere di muoversi, quindi girarle e poi scolarle, utilizzando una
schiumarola o altro utensile simile, in un’insalatiera, cospargere
abbondantemente di zucchero semolato, girare bene così da far attaccare lo
zucchero alla frittella. Servire calde.
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