mercoledì 10 maggio 2017

Frittelle con ciliegie fresche

Frittelle con ciliegie fresche

“Non è debolezza, la gentilezza, è fortezza”. Con queste parole Papa Francesco I Bergoglio ha chiarito un concetto fondamentale dell’importanza del rispetto nei rapporti umani e sociali, pronunciando una frase profondamente cristiana nel senso più proprio. L’idea di un nuovo umanesimo in cui far emergere la bellezza di sentirsi liberi di essere gentili gli uni con gli altri, di dare e ricevere, di sentire parole gradevoli ed essere considerati e trattati anche dalla società stessa in modo gradevole è tanto ovvia quanto rivoluzionaria. Spesso, infatti, sono proprio le ovvietà ad essere dirompenti realtà che sconvolgono completamente lo status quo. Di fronte ad una televisione sempre più imbarbarita, a rapporti di lavoro in cui i diritti sembrano spesso chimere, a classi di politicanti inetti e incapaci, un richiamo all’essenza stessa del vivere insieme è più che importante.
Gli esseri umani si sono organizzati in forme sociali sempre cangianti in base alle esigenze individuali e collettive perché stare insieme è più bello, festeggiare i momenti fondamentali, poter avere fiducia in sé stessi e negli altri, sentirsi partecipi è qualcosa di profondamente gradevole. Se diventa sgradevole, insostenibile, brutto, degradante e umiliante vuol dire che la società, nelle sue forme organizzative, non funziona e se non funziona si cambia.
L’appello alla gentilezza e la decisa applicazione della tenerezza alla vita sociale e individuale è qualcosa che accomuna i due politici al momento forse più interessanti del Pianeta: Papa Francesco e Justin Trudeau, Primo Ministro del Canada profondamente liberale e libertario nonché estremamente lungimirante, forse ancor più di suo padre, Pierre Trudeau, la cui progressiva evoluzione liberale e pacifica tramite l’implementazione del Multiculturalism Act è, a quarant’anni di distanza, considerabile quale l’unica vera rivoluzione del secolo scorso insieme all’istituzione dell’Unione europea.
Questa ricetta è ispirata alla forza di uno sguardo che incoraggia e infonde amore profondo.

Uova
Farina
Latte
Ciliegie fresche
Lievito per dolci
Zucchero semolato
Olio per frittura


Impastare farina, uova, latte, lievito fino a creare una pastella densa ma non troppo soda. Lasciar riposare per qualche minuto. Far scaldare abbondante olio da frittura in una casseruolina. Lavare per bene le ciliegie, privarle del nocciolo, asciugarle con la carta assorbente o con un tovagliolo di carta ricordando che il succo di tale frutto macchia, porle nell’impasto, girare. Quando l’olio è ben caldo, si può fare un esperimento immergendovi una piccolissima porzione di impasto, se viene a galla vuol dire che è caldo, versare alcune cucchiaiate di impasto nell’olio, in base alla grandezza della pentolina, considerando che una frittella è circa un cucchiaio raso di impasto, friggerle lasciandole libere di muoversi, quindi girarle e poi scolarle, utilizzando una schiumarola o altro utensile simile, in un’insalatiera, cospargere abbondantemente di zucchero semolato, girare bene così da far attaccare lo zucchero alla frittella. Servire calde. 


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