Troccoli pugliesi filanti con zucchine, melanzane, patate,
menta e timo
La politica è un’importantissima
parte della vita civile delle persone, qualcosa che riguarda individualmente e
collettivamente i cittadini eppure da qualche anno il disamore per tutto ciò
che possa anche soltanto riferirsi a quel complesso sistema che porta alla
costituzione di liste e partiti mediante la partecipazione civica ha superato
di gran lunga l’ovvio interesse che dovrebbe suscitare. Si sono sviluppate
teorie complottistiche, idee bislacche e teorie improbabili su tutto ciò che
riguarda la quotidianità della politica che riuniscono persone e cittadini
convinti di sapere e che, di fatto, agiscono politicamente pur, forse, non
rendendosene conto. Politica, governo della polis, della città, della nazione,
etc. è qualcosa che ovviamente riguarda da vicino chiunque e ciascuno eppure
maggiore è la partecipazione alla vita civile, maggiore lo stimolo e la
motivazione ad agire criticamente sul proprio territorio, maggiore la
comprensione delle reali esigenze dello stesso e dunque maggiormente
partecipata e sincera è l’azione politica di singoli e associazioni minore è la
voglia di entrare in meccanismi che si ritengono profondamente sbagliati. Tutto
questo in un Paese civile dovrebbe sembrare alquanto assurdo e in effetti lo è
eppure finanche il civilissimo Canada sta sperimentando un disamore per la
politica agita nelle sedi istituzionali. Una Nazione che sembra aver qualcosa
da dire in merito è invece la Scozia, luogo che parrebbe, ad un primo,
superficiale sguardo, un luogo interessante ma chiuso e organizzato in
rigidissimi clan. Il successo elettorale di Nicola Sturgeon è la prova provata
del contrario, dunque di una popolazione che ha tutta l’intenzione di ascoltare
ed essere voce parlante di chiunque e non soltanto di chi, per un motivo o per
l’altro, proviene da ‘certi ambienti’. Di sicuro la donna che ha messo in seria
difficoltà il Primo Ministro britannico non proviene da quei ‘certi ambienti’,
anzi, è figlia di una famiglia relativamente povera, proletaria si diceva un
tempo, proviene dalla Glasgow delle crisi più nere, ha creduto in sé stessa e
nella società e ha voluto, testardamente, avere fiducia in un sistema che
sembrava proprio volerle precludere qualunque opportunità effettiva. La sua
fiducia in quel sistema, la tenacia e lo sguardo di chi ascolta e poi pensa con
la propria testa, l’ha premiata, decisamente, tanto da farla divenire la
politica più votata del suo Paese, la donna che sfida i nemici di sempre, gli
inglesi, e riesce a dar loro non poco filo da torcere. La sua è una bella
storia, quella di una persona che è riuscita a vincere consuetudini di
sfruttamento con la caparbia testardaggine di voler credere nel funzionamento
delle istituzioni democratiche.
Questa ricetta,
creata con la prima zucchina dell’orto, è ispirata alla possibilità di agire
politicamente nonostante tutto.
Troccoli
pugliesi freschi
Acqua
Sale integrale
siciliano
Olio
extravergine di oliva
Menta fresca
Timo fresco
Mozzarella
Melanzane
Zucchine
dell’orto
Patate
Foglie di
cipollina
Lavare, affettare, salare e grigliare le melanzane. Lavare e affettare le
zucchine piuttosto sottili. Sbucciare, lavare e tagliare julienne le patate.
Far scaldare l’olio in padella con le foglie di cipollina, aggiungere le patate
e le zucchine, salare, far cuocere, dunque aggiungere le melanzane grigliate
tagliate in pezzettini così da creare una specie di cremina, aggiungere le erbe
aromatiche ben pulite, far cuocere girando e alzando e abbassando la fiamma. A
cottura ultimata e un minuto prima di scolare la pasta lessata in abbondante
acqua salata e bollente, aggiungere la mozzarella spezzettata, farla sciogliere
lievemente, quindi saltare la pasta nella padella. Servire calda e filante.
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