lunedì 22 maggio 2017

Trocoli pugliesi con zucchine e ciliegine di mozzarella

Trocoli pugliesi con zucchine e ciliegine di mozzarella

Recentemente è stata inaugurata la cinquantasettesima edizione della Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia ‘Viva Arte Viva’ che si terrà fino al 26 novembre. In occasione di tale evento di portata internazionale sono comparse due braccia bianche che spuntano nel Canal Grande a ‘sostenere’ l’albergo Ca’ Sagredo, installazione di Lorenzo Quinn, figlio dell’attore Anthony Quinn e di Jolanda Addolori. Il titolo dell’installazione è ‘Support’ e le nobili intenzioni dell’artista lasciano però spazio all’interpretazione personalistica dello spettatore, di chi guarda, partecipa e fruisce l’opera d’arte. Lo scalpore suscitato da tale installazione è stato moltissimo ma talvolta le opere travalicano gli angusti e ristretti confini del mondo dell’arte contemporanea per arrivare alla gente comune e stimolare conversazioni, reazioni e sentimenti imprevisti.
Guardare quelle braccia forti e aggraziate al contempo sorreggere un palazzo simbolo di un potere temporale ed economico che si evidenzia nel lusso unico, discreto ed elegante che caratterizza la città lagunare evoca, nell’Italia in cui l’economia del sommerso, a quanto afferma l’economista di fama internazionale Milton Friedman, tiene in piedi l’economia reale. Quelle braccia che emergono dall’acqua, forti, sapienti e piene di eccellente grazia, bianche più del marmo fanno inevitabilmente pensare a tutte quelle persone, quei volenterosi come li chiamava Oriana Fallaci, che da anni tengono in piedi i palazzi del potere, la bellezza, il commercio e che anche nel motore economico d’Italia, il Veneto, creano le possibilità per l’eccellenza nostrana nonostante l’inettitudine mista a malafede di governanti incapaci e spesso ladri. L’artigianato di altissima qualità, i compromessi che si debbono fare per decidere se tenere acceso il registratore di cassa oppure pagare le lezioni di inglese o di danza ai figli o semplicemente per riuscire ad alzare la serranda della bottega in cui, spesso è possibile trovare chicche e specialità uniche e splendide come Venezia, fanno inevitabilmente pensare a quelle braccia algide. Con uno Stato che chiede ma non dà, non eroga servizi, pretende ma non tutela, estorce denari senza amministrarli si rende complice e criminale l’economia italiana dovrebbe da moltissimi anni essere al collasso più totale eppure il BelPaese è nel G7, è leader in moltissimi settori industriali, turistici, artigianali, ha un’economia tutto sommato florida nonostante governanti e amministratori che sarebbe forse legittimo prendere a pedate nel deretano e far uscire dai palazzi del potere senza troppi indugi.
Ecco che quelle braccia di Lorenzo Quinn che vorrebbero sensibilizzare sulle grandi tematiche mondiali, in Italia suscitano ammirazione e sdegno, danno la sensazione che finalmente un artista abbia compreso e capito gli sforzi, le difficoltà e la frustrazione delle tantissime persone che reggono e mandano avanti il Paese più bello del Pianeta, nonostante tutto, quotidianamente agendo con un senso del dovere che dovrebbe caratterizzare proprio quella masnada di politicanti da quattro soldi che tenta in continuazione di mettere a repentaglio la sussistenza stessa di quel Popolo Sovrano della Repubblica italiana, fondata sul lavoro.
Le intenzioni di Quinn, così come le intenzioni di Eiffel non erano quelle di creare una torre che sarebbe divenuta simbolo universale della città lumiere, non erano quelle di sensibilizzare sulla questione evidenziata da Milton Friedman e d’altronde se così fosse stato probabilmente non avrebbe ricevuto i placet istituzionali necessari alla realizzazione e alla posa in opera di ‘Support’ eppure nulla e nessuno vieta di goderne la visione avendo la sensazione che finalmente un artista contemporaneo abbia compreso esigenze e problematiche reali di una intera popolazione.
Questa ricetta è ispirata ai significati universali che possono emergere da un’intuizione istintiva, dalle differenti prospettive che possono emergere dalla osservazione partecipata dell’arte.

Zucchine romanesche dell’orto
Olio extravergine di oliva
Trocoli pugliesi freschi
Sale integrale siciliano
Ciliegine di mozzarella
Acqua
Parmigiano reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Foglie di cipolla secche o fresche


Far scaldare in una padella l’olio con pochissime foglie di cipolla, quindi versarvi le zucchine lavate e tagliate a rondelle sottili, salare, far cuocere. A parte far bollire l’acqua, salarla, lessare la pasta, scolarla e ripassarla in padella con le ciliegine di mozzarella grossolanamente spezzettate e parmigiano grattugiato. Servire filante. 

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