Trocoli pugliesi con zucchine e ciliegine di mozzarella
Recentemente è
stata inaugurata la cinquantasettesima edizione della Esposizione
Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia ‘Viva Arte Viva’ che si terrà fino
al 26 novembre. In occasione di tale evento di portata internazionale sono
comparse due braccia bianche che spuntano nel Canal Grande a ‘sostenere’
l’albergo Ca’ Sagredo, installazione di Lorenzo Quinn, figlio dell’attore
Anthony Quinn e di Jolanda Addolori. Il titolo dell’installazione è ‘Support’ e
le nobili intenzioni dell’artista lasciano però spazio all’interpretazione
personalistica dello spettatore, di chi guarda, partecipa e fruisce l’opera d’arte.
Lo scalpore suscitato da tale installazione è stato moltissimo ma talvolta le
opere travalicano gli angusti e ristretti confini del mondo dell’arte
contemporanea per arrivare alla gente comune e stimolare conversazioni,
reazioni e sentimenti imprevisti.
Guardare quelle
braccia forti e aggraziate al contempo sorreggere un palazzo simbolo di un
potere temporale ed economico che si evidenzia nel lusso unico, discreto ed
elegante che caratterizza la città lagunare evoca, nell’Italia in cui l’economia
del sommerso, a quanto afferma l’economista di fama internazionale Milton
Friedman, tiene in piedi l’economia reale. Quelle braccia che emergono dall’acqua,
forti, sapienti e piene di eccellente grazia, bianche più del marmo fanno inevitabilmente
pensare a tutte quelle persone, quei volenterosi come li chiamava Oriana
Fallaci, che da anni tengono in piedi i palazzi del potere, la bellezza, il
commercio e che anche nel motore economico d’Italia, il Veneto, creano le
possibilità per l’eccellenza nostrana nonostante l’inettitudine mista a malafede
di governanti incapaci e spesso ladri. L’artigianato di altissima qualità, i
compromessi che si debbono fare per decidere se tenere acceso il registratore
di cassa oppure pagare le lezioni di inglese o di danza ai figli o
semplicemente per riuscire ad alzare la serranda della bottega in cui, spesso è
possibile trovare chicche e specialità uniche e splendide come Venezia, fanno
inevitabilmente pensare a quelle braccia algide. Con uno Stato che chiede ma
non dà, non eroga servizi, pretende ma non tutela, estorce denari senza
amministrarli si rende complice e criminale l’economia italiana dovrebbe da
moltissimi anni essere al collasso più totale eppure il BelPaese è nel G7, è
leader in moltissimi settori industriali, turistici, artigianali, ha un’economia
tutto sommato florida nonostante governanti e amministratori che sarebbe forse
legittimo prendere a pedate nel deretano e far uscire dai palazzi del potere senza
troppi indugi.
Ecco che quelle
braccia di Lorenzo Quinn che vorrebbero sensibilizzare sulle grandi tematiche
mondiali, in Italia suscitano ammirazione e sdegno, danno la sensazione che
finalmente un artista abbia compreso e capito gli sforzi, le difficoltà e la
frustrazione delle tantissime persone che reggono e mandano avanti il Paese più
bello del Pianeta, nonostante tutto, quotidianamente agendo con un senso del
dovere che dovrebbe caratterizzare proprio quella masnada di politicanti da quattro
soldi che tenta in continuazione di mettere a repentaglio la sussistenza stessa
di quel Popolo Sovrano della Repubblica italiana, fondata sul lavoro.
Le intenzioni di
Quinn, così come le intenzioni di Eiffel non erano quelle di creare una torre
che sarebbe divenuta simbolo universale della città lumiere, non erano quelle
di sensibilizzare sulla questione evidenziata da Milton Friedman e d’altronde
se così fosse stato probabilmente non avrebbe ricevuto i placet istituzionali
necessari alla realizzazione e alla posa in opera di ‘Support’ eppure nulla e
nessuno vieta di goderne la visione avendo la sensazione che finalmente un
artista contemporaneo abbia compreso esigenze e problematiche reali di una
intera popolazione.
Questa ricetta è
ispirata ai significati universali che possono emergere da un’intuizione
istintiva, dalle differenti prospettive che possono emergere dalla osservazione
partecipata dell’arte.
Zucchine
romanesche dell’orto
Olio extravergine
di oliva
Trocoli pugliesi
freschi
Sale integrale
siciliano
Ciliegine di
mozzarella
Acqua
Parmigiano
reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Foglie di
cipolla secche o fresche
Far scaldare in
una padella l’olio con pochissime foglie di cipolla, quindi versarvi le
zucchine lavate e tagliate a rondelle sottili, salare, far cuocere. A parte far
bollire l’acqua, salarla, lessare la pasta, scolarla e ripassarla in padella
con le ciliegine di mozzarella grossolanamente spezzettate e parmigiano
grattugiato. Servire filante.
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