Pici senesi con crema ai funghi porcini
Domenica e
festivi sono giornate importanti per recuperare le forze e le energie, per ritrovare
e ritrovarsi insieme agli altri, con la propria famiglia o con sé stessi.
Ovviamente chi lavora nel turismo ha gli orari della settimana un po’ diversi,
essendo quelle festive le giornate generalmente più affollate e di più intenso
lavoro, comunque il riposo è necessario anche allo sviluppo di un’economia
sostenibile e solida.
L’Italia è piena
di località che non conoscono la parola riposo durante le stagioni turistiche e
che invece possono godere di maggiore rilassamento durante quelli che sono per gli
altri i mesi di più frenetica attività pertanto pensare di imporre dall’alto o
per legge rigidi turni di chiusura delle attività turistiche e/o commerciali
non ha molto senso. Sarebbe ovvio pensare che ognuno dovrebbe saper gestire i
propri ritmi lavorativi senza troppe difficoltà, in base alle esigenze reali
del luogo e dell’attività in questione. Fintanto che si parla di piccole
botteghe a gestione familiare la questione non sussiste o non dovrebbe
sussistere, i problemi sorgono con attività più grandi che prevedono contratti
di lavoro con orari, retribuzioni, festività, malattia, maternità e mansioni
definite nero su bianco o con tutte le persone che lavorano stagionalmente nel
settore turistico o agricolo.
Se è vera l’equazione
olandese per cui maggiori diritti sociali e lavorativi, maggiore tempo libero e
disponibilità pecuniaria significano prosperità, solidità e stabilità economica
nonché pace sociale bisognerebbe forse cercare di capire cosa funziona
veramente nei Paesi Bassi e cosa può essere applicato profittevolmente in
Italia, usando quello che sovente manca alla classe politica nostrana: il buon
senso.
È più che
evidente che il diritto del lavoro deve essere adattato alle effettive esigenze
contemporanee, senza rinunciare alle tante e faticose conquiste, ma è più che
palese che non vi è alcuna formazione politica o sindacale italiana attualmente
in grado di proporre alternative costruttive allo status quo.
L’economia è
cambiata, il lavoro, le esigenze sociali, le aspirazioni e il concetto stesso
di diritto si sono radicalmente modificati, non necessariamente in meglio.
Pertanto è importante ridefinire e re-immaginare le idee del diritto del lavoro
in questo momento storico di assestamento dopo due rivoluzioni tecnologica, la
diffusione di internet e il relativo stravolgimento dell’economia, e politica,
la caduta del Muro di Berlino e l’unificazione europea, relativamente pacifiche
e al contempo dirompenti.
Questa rapidissima
ricetta, che utilizza elementi pronti e prodotti artigianali di altissima, è
ispirata alla necessità di combinare le nuove esigenze lavorative e sindacali
tra velocità e lentezza.
Crema ai funghi
porcini Giovanni Rana
Pici senesi
freschi Sapori e dintorni
Acqua
Sale
Parmigiano
reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Far bollire l’acqua,
salare, aggiungere i pici. A parte scaldare la crema pronta, aggiungendo
parmigiano grattugiato, scolare e condire.
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