Fusilli con crema di bieta coste e mandorle
Sorelle d’Italia,
l’Italia s’è desta… l’inno italiano forse potrebbe anche cominciare in questo
modo, oppure Mameli avrebbe potuto dedicare alle donne risorgimentali almeno
una strofa. Il Risorgimento italiano, infatti, è stato forse il primo momento
in cui le donne italiane hanno preso coscienza dell’importanza di essere pilastri
della società, indispensabili alla lotta per l’indipendenza italiana. La liberazione
dell’Italia, la presa di coscienza dell’importanza dell’essere persone, con
sentimenti, passioni, diritti e doveri, è andata di pari passo con il
riconoscimento, seppur in forma blanda all’inizio, dell’uguaglianza all’interno
delle diversità. Le donne sono diverse dagli uomini, scriveva Mazzini, allo
stesso modo in cui un uomo è diverso da un altro. Garibaldi scriveva che
avrebbe voluto avere il coraggio di Anita e affidò missioni importantissime
alle donne, talvolta fornendole di baionette e armi per combattere al suo
fianco. Le giardiniere, ramo femminile della Carboneria, non tradirono mai il
loro motto e fecero uso alquanto cruento e mirato delle affilate armi celate nelle
giarrettiere.
Questa ricetta è
ispirata a tutte quelle donne che hanno fatto l’Italia e le italiane.
Bieta coste
Mandorle
Olio extra
vergine di oliva
Sale integrale
siciliano
Acqua
Fusilli De Cecco
Lavare e lessare
la bieta al dente, scolarla bene, triturarla nel mixer da cucina con olio, sale
e mandorle a creare una crema. Nela frattempo cuocere la pasta, scolarla e
condirla con la crema aggiungendo, se necessario, acqua di cottura.
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