Troccoli pugliesi con sughetto fresco piccante e pecorino
melfitano
Il Risorgimento
italiano è stato uno tra i momenti più gloriosi della storia patria, un’epoca
in cui il popolo italiano si è sentito tale, ha unito le forze e ha combattuto
per la libertà e l’indipendenza senza organizzazione, con pochi soldi e con un
re che tagliava ai gloriosi combattenti per la libertà gli approvvigionamenti,
talvolta, come è accaduto in Aspromonte, sparando addirittura all’esercito
irregolare guidato dal Generale Garibaldi, che tra l’altro rimase ferito dal fuoco
delle baionette savoiarde perché egli si rifiutò di far fuoco contro i suoi
conterranei. Il più grave errore del Risorgimento italiano è stato non avere
abbastanza fiducia nella possibilità repubblicana, nell’opzione che avrebbe
fatto dell’Italia una delle prime nazioni libere e democratiche della storia e
che avrebbe, con tutta probabilità, evitato l’insorgere di molte problematiche
e divisioni storico-sociali che ancor oggi affliggono la nostra patria. L’incontro
di Teano fu un errore madornale e i Savoia hanno ampiamente dimostrato, nel
corso della storia italiana, di essere stati una vera e propria iattura per il
nostro popolo. Una famiglia di regnanti vanesi e privi di prestigio
internazionale, incapaci di governare e di guidare senza timore e con coraggio
la rivoluzione liberale, liberista e libertaria italiana. E dire che nel
BelPaese le menti eccelse non sono mai mancate, grandi pensatori e persone con
le idee piuttosto chiare su come fare e cosa fare ci sono sempre state ma la
famiglia reale sardo-piemontese ha dimostrato in varie occasioni, la più grave
forse fu quella dell’8 settembre 1943 ma anche l’aver lasciato entrare il
dittatore fascista non è da sottovalutare, di non essere capace di gesti d’amore
nei confronti di chi avrebbe dovuto proteggere e che ha invece soltanto
ingiustamente vessato e lasciato nella miseria con divisioni interne difficili
da colmare.
Questa ricetta è
ispirata agli ideali repubblicani, liberali e libertari espressi da Mazzini e
Garibaldi che hanno animato tutta l’Italia infondendo forza e coraggio nei
cuori degli italiani che, almeno durante il Risorgimento, si sono sentiti
partecipi della costruzione della loro patria.
Troccoli
pugliesi freschi
Olio
extravergine di oliva
Pecorino
melfitano
Acqua
Sale integrale
siciliano
Origano
siciliano
Scalogno o
cipollina fresca
Peperoncino
Pomodori
Piccadilly
Far scaldare
acqua e olio con un pizzico di cipollina o scalogno e peperoncino in abbondanza
senza esagerare. Aggiungere qualche pomodoro Piccadilly e far cuocere
velocemente a fuoco vivace ma non troppo, condire con sale e origano,
eventualmente coprire per pochi minuti così che l’olio diventi rosso e i
pomodori rimangano abbastanza sodi. Nel frattempo cuocere la pasta in
abbondante acqua bollente salata, scolare, saltare in padella e aggiungere
pecorino melfitano grattugiato.
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