Mezze maniche rigate con peperoni e pomodori dell’orto e
pecorino melfitano
Il rispetto dell’ambiente
e del paesaggio è per l’Italia è più che importante, fondamentale. Le esigenze
industriali, socio-politiche ed energetiche possono però talvolta sembrare in
contrasto con quelle ambientali e la tutela delle bellezze artistiche, naturali
e paesaggistiche e lo sviluppo sostenibile degli splendidi territori italiani. Per
molti anni, ad esempio, si è cercato di far installare le pale eoliche quale
alternativa alle sorgenti non rinnovabili e altamente inquinanti. Sono stati
pertanto individuati siti idonei e sono stati costruiti parchi eolici che,
sebbene possano avere un loro allure poetico in qualche inquadratura di film
artisticamente rilevante, hanno un impatto ambientale e paesaggistico notevole,
oltre ad un costo piuttosto alto. Per recuperare il territorio senza buttare
via gli investimenti effettuati si potrebbero dunque utilizzare le nuovissime
scoperte, peraltro italiane, immaginando un parco in cui al posto delle pale
eoliche siano artisticamente inseriti sui plinti pannelli solari della
grandezza di un bottone da giacca in modo da interagire con l’ambiente e
dialogare con il paesaggio, arricchendolo anziché distruggendolo.
Questa ricetta è
ispirata all’interazione tra arte ed ecologia nell’economia contemporanea.
Peperoni
dell’orto
Pomodori
dell’orto
Olio
extravergine di oliva
Sale integrale
siciliano
Acqua
Mezze maniche
rigate De Cecco
Mentuccia
Lavare i
peperoni e i pomodori, tagliare i peperoni a listerelle sottili e i pomodori a
cubetti. Far scaldare l’olio leggermente, aggiungere i peperoni, dunque i
pomodori, salare e condire con qualche fogliolina di mentuccia, nel frattempo
cuocere la pasta, scolarla lasciando da parte l’acqua di cottura e ripassarla
in padella.
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