Ogni insegnante
di matematica, e non soltanto, si è sentito chiedere in molteplici occasioni:
ma a cosa serve la matematica, o la filosofia, o il latino, nella vita
quotidiana?
Se le nuove
tecnologie possono fornire una spiegazione veloce per quanto concerne la scienza
di Ipazia d’Alessandria, non altrettanto comprensibile potrebbe risultare lo
studio della filosofia o, appunto, del latino e del greco. Ci sarebbe da
rispondere che l’attuale direttrice del CERN di Ginevra ovvero di uno tra i più
importanti e prestigiosi centri di ricerca scientifica del Pianeta, Fabiola
Gianotti, ha frequentato il liceo classico e che l’apprendimento delle antiche
lingue di comunicazione nel Mediterraneo settentrionale ha notevolmente
contribuito alla sua capacità di lettura di qualunque altro dato. Oppure che grazie
allo studio della musica e delle note è stato possibile, nell’antichità,
comprendere la distanza tra la Terra e la Luna ed elaborare teorie ancor oggi
validissime ed utilizzate da qualunque artigiano in grado di svolgere il
proprio lavoro. Ma forse tutto questo non sarebbe sufficiente e allora forse ci
sarebbe da rispondere semplicemente che studiare aiuta a comprendere e vivere
meglio e la diversità, anche di percorsi e di approcci a questioni complessissime
o molto semplici, è fondamentale in un mondo sempre più globalmente complicato.
Questa ricetta,
creata da Papà Claudio, è ispirata all’importanza del Teorema di Pitagora e
alla costante Pi greco, di cui oggi si celebra la giornata internazionale.
Petto di pollo
acquistato dal macellaio di fiducia
Bieta coste
Carote
Acqua Lauretana
Cuocere il pollo
al vapore e le verdure, pulite e sbucciate in acqua Lauretana, quindi
omogeneizzare verdure e carne con l’Imetec Bimbo aggiungendo l’acqua di cottura
del brodino vegetale per amalgamare.
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