lunedì 5 marzo 2018

Ragù con olive di Gaeta e capperi lacrimella


Ragù con olive di Gaeta e capperi lacrimella

Durante il Medioevo il romitaggio era piuttosto diffuso. Molti erano i personaggi, spesso dichiarati in seguito santi, che si isolavano in grotte e luoghi angusti per meditare e raggiungere la conoscenza spirituale. Tali luoghi divenivano spesso le basi per la costruzione di monasteri cristiani o santuari di varie religioni. Gli edifici giunti fino a noi mostrano spesso notevoli somiglianze, in primis per la posizione, spesso poco accessibile e in secundis per il tipo di costruzioni successive, sovente a formare castoni intorno ad antri naturali all’interno di rocce a strapiombo o comunque di rilievi montani.
Questa ricetta è ispirata ai momenti di meditazione che caratterizzano il cammino di conoscenza di sé e/o spirituale.

Carne di manzo macinata acquistata dal macellaio di fiducia
Olio extravergine di oliva
Carota
Cipolla
Pomodori estivi, possibilmente dell’orto, passati
Sale iodato
Acqua
Origano
Olive di Gaeta
Capperi lacrimella
Vino bianco

Tritare finemente cipolla e carota, porre il trito nella pentola insieme alla carne e all’olio, far scaldare e rosolare la carne a fuoco vivace, sfumare col vino, aggiungere capperi, origano, pomodori passati, sale. Far bollire dunque abbassare la fiamma, coprire e far cuocere a lungo, aggiungere acqua e, a circa un’ora dalla fine della cottura, olive di Gaeta sciacquate e denocciolate. Far restringere.

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