mercoledì 13 maggio 2020

Spadellata di verza, zucca, spinaci e misto di campo


Spadellata di verza, zucca, spinaci e misto di campo

Venezia è stata, per oltre vent’anni, massacrata e seviziata da politicanti corrotti ed incapaci di gestire le più semplici questioni della città lagunare. L’ultima tortura inflitta ad una delle città più belle del mondo è stata la devastazione dell’acqua alta, non arrestata, non fermata da strutture ingegneristiche né placata dal divieto più che necessario dell’accesso delle grandi navi in laguna. Tutto ciò è accaduto, per una ironia macabra della storia, proprio nel cinquecentenario leonardesco, di quel genio italiano snobbato dai politicanti moderni studiato in tutto il mondo e che ha creato ovunque solidissime quanto leggere e poco invasive strutture per arginare l’acqua ancor oggi utilizzate in molte parti del globo terrestre. Una devastazione che è simbolo di una distruzione sistematica del patrimonio culturale del BelPaese a cui, però, proprio i veneziani, così come i sarajevesi durante l’assedio della ‘Parigi dei Balcani’, non vogliono arrendersi. E lo dimostrano con tenacia nel luogo in cui tutto è possibile, il teatro. Alla prima della Fenice non si manca, neanche con due metri di acqua.
Questa ricetta è ispirata all’importanza della cultura.

Verza viola
Zucca
Spinacini freschi
Misto di campo
Cipolla
Aglio
Olio extravergine di oliva
Sale integrale siciliano
Semi di zucca
Vino bianco dell’area del Chianti senese

Sbucciare la zucca, tagliarla a dadini, lavare benissimo le verdure, tagliarle a listarelle sottili, affettare sottilissimamente la cipolla, un paio di fettine, e l’aglio, circa ½ spicchio, lavare e affettare la verza viola. Far scaldare l’olio, aggiungere le verdure e gli aromi, tranne i semi di zucca, da aggiungere quasi alla fine e dopo aver sfumato col vino, salare, e cuocere a fuoco più o meno vivace in base alla freschezza e alla genuinità degli ingredienti, sfumare col vino per amalgamare i sapori, servire come contorno o come antipasto su tartine di mais, cerchietti di polenta o bruschette.

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