Pizza rossa con
timo e rosmarino. Impasto con lievitino.
L’8 settembre del
1943 venne emanato il famoso Proclama Badoglio, che sancì la fine del Fascismo
de jure ma non de facto, e diede inizio alla guerra civile in Italia dopo un
ventennio di dittatura, qualche anno di guerre, deportazioni, torture di Stato.
Viene ricordato in Italia per l’importanza storica e viene considerato come la
prima grande vittoria della lunga, e spesso sotterranea, battaglia per la
liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista, anzi fascio-nazista.
Questa guerra, combattuta all’interno della Seconda guerra mondiale da un
popolo affamato, disorientato, spaventato, portò finalmente alla liberazione ma
il prezzo fu altissimo, sia in termini di vite umane, sia di conquiste libertarie
ottenute e raggiunte durante il Risorgimento.
Questa ricetta è
ispirata al concordato e agli sciagurati patti lateranensi.
Farina tipo 2
Lievito di birra,
se secco anche un pizzico di zucchero
Acqua tiepida
Sugo (pomodori,
sale integrale, origano, aglio, cipolla)
Timo
Olio extravergine
di oliva
Rosmarino
Fare il
lievitino impastando poca farina, neanche un etto, con acqua e lievito così da
creare un composto denso ma non sodo, una specie di pastella soda. Farlo
lievitare per un paio d’ore o più, in base alle esigenze. Impastare il lievitino
con la farina e l’acqua, mettere in un recipiente, coprire in modo che possa
passare un po’ d’aria, coprire con la coperta, far lievitare circa 24 ore,
impastare di nuovo, aggiungendo farina ed eventualmente un po’ di olio, giusto
sulle mani per impastare meglio, rimettere nel contenitore, coprire, avvolgere
nella coperta e far lievitare altre 8 o 12 o 24 ore, in base al gusto. In una
teglia antiaderente oliata, o su carta forno direttamente sulla leccarda,
stendere la pizza abbastanza sottile, condire con sugo, timo e rosmarino,
infornare in forno ben caldo a circa 220°C, la temperatura è inversamente
proporzionale allo spessore dell’impasto, maggiore lo spessore minore la
temperatura, cuocere per il tempo necessario.
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