martedì 1 settembre 2020

Tapas bruschette con crema di cavolfiore vegana


Tapas bruschette con crema di cavolfiore vegana

Storia e geografia nelle scuole italiane vengono, giustamente?, insegnate insieme, come fossero un’unica materia per tre ore a settimana. Sarebbe corretto considerando che la geografia politica, e talvolta anche quella fisica se si considera per ‘geografia fisica’ il paesaggio, è quasi sempre intrisa di storia, per lo meno in Italia, e che si può spesso insegnare la storia con una semplice passeggiata in una delle tantissime città d’arte che caratterizzano il territorio italiano. È anche vero che la geografia non inlcude soltanto i nomi di regioni e città, i confini politici e le differenze create dagli esseri umani. Studiare la geografia vuol dire in primo luogo comprendere il funzionamento della Terra, del pianeta, in relazione a sé stesso e al cosmo. Nella moderna pedagogia non si fanno più distinzioni nette tra le materie d’insegnamento ma la scuola ha un’organizzazione burocratica che impone la suddivisione tra le materie, con insegnanti che debbono insegnare soltanto un argomento, per un tot di ore retribuite. Questa ricetta è ispirata alle tante contraddizioni nella scuola italiana, tra cui l’insegnamento della religione cattolica, catechismo di Stato.

Cavolfiore
Brodo di verdure o bevanda d’avena, miglio o riso
Sale iodato
Olio extravergine di oliva
Pane

Tagliare il cavolfiore così da lasciare intere le rosette, metterlo a bagno in acqua fredda per una mezzora per eliminare eventuali animaletti, sciacquarlo, far bollire abbondante acqua, lessare il cavolifiore, scolarlo, farlo intiepidire, frullarlo nel mixer da cucina aggiungendo sale, olio, qualche mestolo di brodo di verdura. Affettare il pane, tostarlo, condirlo con la crema di cavolfiore.

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